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Festival Negroamaro 2006 Corigliano D'Otranto

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Lecce  giugno 2006

                  

NEGROAMARO 2006

AFRICAPERAFRICA

 

 IL TEATRO  in collaborazione con il Comune di Corigliano D’Otranto

 

30 giugno- 9 luglio    Castello di  Corigliano

 

Direttore Artistico      Mandiaye N’Diaye  ( Senegal- Italia- Ravenna )

In collaborazione con Gianguido Palumbo

 

Mandiaye N'Diaye nasce a K. Diol N'Diaye in Senegal.

Nel 1989 entra a far parte del Teatro delle Albe di Ravenna. Lavora come attore negli spettacoli Ruh Romagna più Africa uguale, Lunga vita all'abero, Siamo asini o pedanti?,

I Refrattari, All’inferno!, scritti e diretti da Marco Martinelli. Ha inoltre recitato in Nessuno può coprire l'ombra scritto da Marco Martinelli e Saidou Moussa Ba e in I ventidue infortuni di Mor Arlecchino, ispirato ad un canovaccio di Carlo Goldoni, scritto da Marco Martinelli e diretto da Michele Sambin. E’ del 1998 il nuovo lavoro di Martinelli I Polacchi che vede protagonista Mandiaye N'Diaye nel ruolo di Pedar Ubu. Infine nel 1999 è protagonista dello spettacolo Vita e conversione di Cheick Ibrahim Fall, produzione Ravenna Festival, di cui è co-autore assieme a Marco Martinelli.


Mandiaye N'Diaye è anche autore/attore, insieme a Luigi Dadina, dello spettacolo Griot Fulêr. Nella stessa veste ha realizzato lo spettacolo Le due calebasse ispirandosi a fiabe di tradizione africana.
Ha pubblicato insieme a Dadina il testo di Griot Fulêr per la casa editrice AIEP Guaraldi. Ha partecipato a numerosi convegni in Italia testimoniando la fecondità del dialogo tra culture diverse.
Ha partecipato inoltre come attore ai seguenti film: La casa del sorriso di Marco Ferreri (1990), La vita in gioco di Giuseppe Bertolucci (1992).

Mandiaye N’Diaye ha avviato una collaborazione con l’associazione senegalese Man-Ke neen-Ki diretta da Jean-Michel Bruyère, di cui è stato nominato direttore artistico.

 

Dal 2002 è impegnato nella realizzazione di un progetto nel suo villaggio di origine in Senegal che intende collegare la cooperazione internazionale fra comunità locali italiane e senegalesi e la valorizzazione di tradizioni culturali attraverso un suo impegno diretto come regista, attore, animatore sociale sia in Italia che nel suo Paese. Il progetto vede coinvolto anche lo scrittore e regista italiano Gianni Celati.

 

Le radici di Aristofane sono in Africa


Nel 1983 Marco Martinelli, Ermanno Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni fondano a Ravenna il Teatro delle Albe, operante stabilmente dentro Ravenna Teatro, un centro teatrale di innovazione che intreccia, alla ricerca del “nuovo”, la lezione della tradizione teatrale. Martinelli, drammaturgo e regista, scrive infatti i testi ispirandosi agli antichi e, contemporaneamente, al presente, pensando le storie per gli attori che diventano così veri e propri co-autori.
Nel 1987 la compagnia acquisisce al suo interno dei griots senegalesi, tra cui Mandiaye N’Diaye , portando avanti da quel momento un’esperienza di “intrecciato teatrale” unica nel panorama teatrale italiano ed europeo, producendo spettacoli che hanno riscosso successo di critica nazionale ed internazionale: I ventidue infortuni di Mor Arlecchino, un arlecchino senegalese di una reinventata commedia dell’Arte; I Polacchi, riscrittura dell’Ubu re di Alfred Jarry; e poi ancora All’Inferno, un affresco ispirato alle opere di Aristofane; I Refrattari.

Tutti questi lavori sono nati dall’intuizione di una Romagna africana, una specie di pezzo d’Africa staccatosi dal continente madre per incastrarsi tra le nebbie della Mitteleuropea: alla luce di questo, Aristofane diventa l’antenato totem, sospeso tra Africa e Occidente.

Queste intuizioni hanno lavorato nell’immaginario delle Albe.

 

Ma oggi Aristofane rivive proprio tra gli asinelli, gli adolescenti e le donne di Diol Kadd, un villaggio di 300 abitanti sorto alla periferia di Thies, la seconda capitale del Senegal, dove è nata l’associazione Takku Ligey Theatre, sotto la direzione artistica di Mandiaye N’Diaye.
Questa “casa del teatro” in Senegal intende creare un Ravenna-Dakar che diventi punto di riferimento prezioso per coloro che dall’Europa cerchino di avvicinarsi al continente vasto e multiforme della teatralità africana o viceversa, per chi dall’Africa voglia entrare in contatto con i fermenti teatrali europei.


Mandiaye N’Diaye, illustrerà la “rinascita” di Aristofane in Senegal, ovvero il suo tentativo di valorizzare le risorse di Diol Kadd, in una zona di etnia sérére, dove sono ancora vive le tracce della tradizione animista . Le religione ufficiale è islamica ma nella variante della dottrina molto tollerante di Muride, ispirata essenzialmente ai principi della carità islamica e dell’amore.
Mandiaye N’Diaye intende preservare la cultura animista locale e crearvi un polo d’attrazione che freni l’esodo dei giovani. Questo è l’obiettivo che persegue come direttore artistico di Takku Ligey Théatre anche con l’ultimo progetto nell’ambito del quale ha riscritto Ploutos, una commedia di Aristofane, adattandola alla vita africana e facendola rappresentare dagli abitanti di Diol Kadd nei luoghi stessi della loro vita quotidiana.

 

 

Gianguido Palumbo

 

Consulente in Cooperazione Internazionale e Scrittore, vive e lavora a Roma.

Dal 1992 si occupa anche di progetti di solidarietà e cooperazione in Africa  ed in particolare dal 2002 collabora con il Ministero degli Esteri per un programma sul Lavoro Minorile in Senegal.

 Ultimamente si sta impegnando in attività che mettono in relazione la Cooperazione Internazionale italiana e il mondo degli Stranieri-Immigrati.

Dal 2005 collabora anche con la Provincia di Lecce.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lecce    giugno 2006

 

Programma TEATRO Negroamaro

 

Venerdi  30 giugno- Domenica 9 luglio             Corigliano d’Otranto

 

Direttore Artistico      Mandiaye N’Diaye  ( Senegal- Italia- Ravenna )

In collaborazione con Gianguido Palumbo

 

Venerdi 30 giugno

 

Ore 21.00   Castello  –  Terrazze

 

Presentazione del Programma TEATRO e dello Spettacolo  "Leebu  Nawet ak Noor "

( Il gioco della povertà e della ricchezza )

 

Ore 22.00    Castello - Sala della Cavallerizza

 

Prima dello Spettacolo Leebu Nawet ak Noor  ( Il gioco della povertà e della ricchezza ):

ideazione e regia di Mandiaye N’Diaye , tratto dal Pluto di Aristofane  riscritto in lingua Wolof , con  Mame Asta Kandji,M’Baye Babacar N’Diaye,Moussa Ka,Mor N’Diaye e Mame Abdou Fall protagonisti e abitanti del Villaggio senegalese Diol Kadd, e la partecipazione dello scrittore-regista italiano Gianni Celati autore del film Passer la vie a Diol Kadd  interno allo spettacolo.

 

 

Sabato 1 luglio

 

Ore 21.00   Castello- Museo

 

Incontro con Mandiaye N'Diaye  e Gianni Celati  che racconteranno l’origine e la storia della loro collaborazione all’interno del progetto e del film Passer la vie a Diol Kadd.

 

Ore 22.00   Castello - Sala della Cavallerizza

 

 Replica dello Spettacolo"Leebu  Nawet ak Noor "

 

 

Domenica 2 luglio

 

Ore 21.00   Castello- Terrazze

 

Incontro con Gianni Celati, scrittore e regista.

 

Ore 22.00    Castello - Sala della Cavallerizza

 

Replica dello Spettacolo "Leebu  Nawet ak Noor "

 

 

 

Lunedì 3 luglio

 

Ore 19.00- 22.00    Castello – Sala Medioevale

 

Inizio del Laboratorio teatrale ad iscrizione sulla tecnica narrativa dei Griot senegalesi, condotto da Mandiaye N'Diaye e Abdou Fall.

 

Il Laboratorio ( 3 ore al giorno per tre giorni e 2 ore conclusive  pubbliche il quarto giorno )

gratuito, è dedicato a chiunque, giovane e adulto sia interessato, con o senza esperienze attoriali, senza limiti di età, per un massimo di 15 persone, con richiesta di iscrizione ( tel. 0832-683597)

 

Ore 22.00    Castello - Museo

 

Replica di proiezione del film di G.Celati  Passer la vie a Diol Kadd.

 

 

Martedì 4  luglio

 

Ore 19.00- 21.00   Castello – Sala Medioevale      Laboratorio teatrale

 

Ore 22.00    Castello - Museo

 

Replica di proiezione del film di G.Celati  Passer la vie a Diol Kadd.

 

 

Mercoledì 5  luglio

 

Ore 19.00- 22.00    Castello – Sala Medioevale      Laboratorio teatrale

 

Ore 22.00   Giardino della Grande Quercia

 

Assieme sotto la grande Quercia . Incontro-Dialogo fra Italiani e Stranieri,  con:

Gianguido Palumbo, cooperatore internazionale e scrittore e Mandiaye N’Diaye, attore e regista

Ospite d’onore  lo scrittore senegalese Pap Khouma,  

autore di “ Io venditore di elefanti”  e “Nonno Dio e le lingue di fuoco” ( Baldini e Castoldi ed ).

Sono invitate le Comunità Straniere di Corigliano e tutti i Cittadini interessati.

 

 

Giovedì 6  luglio

 

Ore 21.00   Dalla Porta del Castello  al  Centro Storico e ritorno.

 

Percorso guidato di Racconti in 15 angoli del Centro Storico di Coregliano  dove i partecipanti del Laboratorio teatrale proporranno 15 Storie brevi elaborate con la conduzione di Mandiaye N’Diaye e Abdou Fall.

 

 

Venerdi 7  luglio

 

Ore 21.00   Castello- Terrazze

 

Presentazione  dello spettacolo Un narratore Tuareg  con Tahar Lamri,  autore-attore algerino, che vive e lavora in Italia da anni.

 

Ore 22.00    Castello - Sala della Cavallerizza

 

Prima dello spettacolo Un narratore Tuareg

 

 

Sabato 8 luglio

 

Ore 21.30    Replica dello spettacolo Un narratore Tuareg

 

Domenica 9  luglio

 

Ore 21.30    Replica dello spettacolo Un narratore Tuareg

 

Foto e testi di Gianguido PAGI Palumbo
last update: 23/05/2011 11.07.14