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prefazione/presentazione Sergio Cofferati La Serbia del 2001 nel passaggio dagli anni dell'autoritarismo al nuovo corso democratico. Otto personaggi per raccontarla, con in comune la sola amicizia verso il protagonista. EDIESSE ed.
www.ediesseonline.it La Serbia e soprattutto Belgrado dopo un anno dalla caduta di Milosevic, attraverso frammenti di vita di un anziano insegnante di origine russa e brevi ritratti individuali di otto amici e amiche con storie e caratteri molto diversi. Con il protagonista e i suoi conoscenti il libro tocca temi e caratteristiche della storia, della cultura, della società belgradese in un momento storico confuso e delicato quanto importante anche per noi italiani: la politica, l’amore, il lavoro, la fede, la povertà, l’arte, l’amicizia. Un libro composto da quattro tracce narrative che si intrecciano: il racconto, le cronache in corsivo, i versi, le fotografie, in una sequenza ritmica che alterna ricordi, visioni, metafore, immagini poetiche. Gianguido Palumbo, nato a Palermo, vive e lavora a Roma come consulente in Comunicazione e Cooperazione Internazionale. Ha già pubblicato alcuni libri di racconti e fotografie: Andrej a Belgrado (Ediesse, Roma 2002) sulla Serbia post Milosevic vissuta da un vecchio professore di Belgrado e dai suoi otto amici anziani; Amparo dove vai (Ediesse, Roma 2004) sull’Italia contemporanea vissuta da due anziani e da due stranieri immigrati loro assistenti nella Roma di oggi.
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Foto e testi di Gianguido PAGI
Palumbo
last update:
23/05/2011 11.07.10