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Venezia 7 agosto 1990 Ricotta Ricotta di capra, pane di casa, scuro di crosta e giallo di mollica. Sapori di storia. Ricotta di capra impasticciata ( Palermo anni ‘50 ) nel piatto settimanale dell’infanzia. Ricotta di capra scodellata ( Siracusa anni’60 ) ancora tiepida e tremolante dai piccoli cestini di canne fresche trasportati in bicicletta, casa per casa urlati e venduti sui piatti familiari per la strada . Ricotta di capra unta ( Mondello anni ’70 ) nello strutto caldo del pentolone di rame inclinato accanto all’impronunciabile milza adagiata sulla metà della focaccia arricchita da scaglie di pecorino piccante in una sola città, la mia. Ricotta di capra alle sette di sera ( Pantelleria anni ’80 ) da un pastore pantesco, seduti sui muri lavici di un’isola nera accanto al gregge che sfiora lentamente capperaie ragionando alto. Ricotta di capra valdostana ( Aosta anni ’90 ) lavorata con sapienza da recenti passioni ambientali, sopra una valle cupa e il conforto di splendide cime imbiancate. Ricotta di capra non più fresca ( Venezia anni 2000 ) abbandonata fra decine di prodotti più richiesti in un negozio senza senso, già cinema glorioso d’avanguardia ricotta fuori luogo, tradita, inacidita, nella laguna putrida. Ricotta di capra: ritmo fonetico, sapore forte. pagi |
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Foto e testi di Gianguido PAGI
Palumbo
last update:
23/05/2011 11.07.15