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GIANGUIDO


PALUMBO


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 Come un pomodoro al sole di sempre

 

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Firenze , in treno, 23 febbraio 1999

Credimi

Guarda che sbagli:
non sono io quello che credi.

Credimi.

Non ho cucito all’infinito
quei tessuti umani ricomposti
non ho filmato, quatto quatto
luci indecise del paesaggio:
                                    non le vedevo proprio.
Ero distratto. Credimi.

E se non credi, peggio per te.
Io ti ho avvertito.

Non pensare che fingo.
Io mento comunque
tanto vale non badarci.

Convivere con la finzione
con la menzogna vera, supervera e sincera
necessaria in ogni tempo, in ogni luogo
guarda che ti conviene.

Credimi.
E’ cosi che si vive: mentendo.

pagi

 

 

 

 

 




Roma 2005




 

 

 

 

 

Foto e testi di Gianguido PAGI Palumbo
last update: 23/05/2011 11.07.15