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 Come un pomodoro al sole di sempre

 

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Venezia 16 febbraio 1999

Ditelo agli increduli

Solfeggia maturo il tempo di uno spostamento
dolce e sinuoso, come un sospiro di stanchezza
per la troppa passione.

Il soffio vitale sfugge alle incombenze momentanee
della sopravvivenza in fuga
e tu lo guardi illuso
che un pensiero basti a fermare il timore che avanza.

Non è così né mai sarà.

Ditelo agli increduli assuefatti alle verità inutili
ditelo ai passanti innocui, senza colpe
spettatori passivi e insopportabili
di uno scempio perpetuo.

Io non tacerò di quella notizia appena sussurrata malignamente
io trascriverò per intero
quella dichiarazione di innocenza ipocrita
perché è vero che fa male sorridere di noi allo specchio
impotenti e stupidi.

Le tracce sporgono e non le si può marcare di rosso.

pagi




Venezia 2006

 

 

Foto e testi di Gianguido PAGI Palumbo
last update: 23/05/2011 11.07.15